Wrapping per dilettanti

Wrapping in italiano significa “avvolgere” un oggetto con un materiale, ad esempio carta da pacchi o una pellicola adesiva.

Nel mondo dell’automotive questa pratica è consolidata già da alcuni anni, prima tra i preparatori poi man man si è diffusa anche nel mondo dell’hobbistica; si tratta appunto di rivestire l’auto o la moto (o parti di esse) con speciali pellicole adesive.

Il fine di questa preparazione è principalmente estetico infatti è possibile coprire segni e graffi della carrozzeria, rinnovando nel contempo il look del veicolo.

Plastidip trasparente sulle valige

Io mi sono avvicinato al mondo del wrapping per proteggere le valige laterali della mia VFR 1200 F di qualche anno fa, poi man mano ho acquisito un pò di esperienza con altre “wrappate” 🙂 , pur non essendo un professionista spero di darvi qualche utile consiglio se volete fare un pò di wrapping 😛 nel vostro garage.

Il mio primo approccio è stato con l’ultima evoluzione di questa tecnica, che prevede l’utilizzo della bomboletta spray.
Si tratta infatti di un polimero in forma liquida che viene spruzzato analogamente a una vernice, posandosi si solidifica formando una pellicola.

Sul mercato trovate diverse marche di bombolette spray, tanto per citarne una Plastidip, e un’ampia scelta di colori, il prezzo per una bomboletta da 400 ml varia da 15 a 25 euro a seconda della finitura e dell’effetto desiderato.

Dal punto di vista pratico il wrapping spray è, sulla carta, più semplice e più veloce rispetto alla tradizionale pellicola, tuttavia serve la stessa praparazione di una verniciatura, dunque protezione delle parti non interessate o eventuale loro smontaggio.
Io ho usato una pellicola trasparente, che sarebbe meglio definire incolore, infatti l’applicazione copre la lucentezza del colore di base quindi al termine ottenete lo stesso colore ma opacizzato.
Nella foto sopra si vede chiaramente come la valigia abbia mantenuto la stessa tonalità del colore del serbatoio, ma ha completamente perso la lucentezza, sembra un effetto satinato opaco.
Per avere una protezione (antigraffio) decente servono diverse mani, ciò nonostante basta veramente poco per intaccarla,  quindi se come me pensate di usare questa tecnica per fini esclusivamente protettivi, siete fuori strada.

La rimozione non è complicata ma c’è da lavorarci sopra un bel pò per fare un lavoro pulito.

Visto che per le mie esigenze protettive la pellicola spray mi ha deluso, sono passato al wrapping tradizionale con pellicola, più laborioso ma esteticamente più appagante e sopratutto molto più efficace in termini di protezione.

Se siete arrivati fin qui molto probabilmente vi siete già visti tutti i video tutorial su Youtube e altrettanto probabilmente vi siete fatti l’idea di una certa facilità, in realtà invece servono diversi tentativi, tempo e pazienza prima di raggiungere un risultato discreto.

Ho cambiato moto ma non la “fissa” di rivestire le valige laterali, ed ecco come ho applicato la pellicola effetto carbonio.

ECCO COSA VI SERVE

  • la pellicola: anche in questo caso sul mercato trovate diverse tipologie e altrettanti prezzi, io ho scelto un foglio da 75×200 cm al costo di circa 20 Euro, economico e di media qualità. Se volete il top dovete acquistare le pellicole 3M, top anche nel prezzo.
    Acquistate sempre una metratura superiore a quello che vi serve, state abbondanti così se sbagliate (e sbaglierete 😉 ) avrete del materiale per ripartire
  • la pistola termica: per scaldare la pellicola occorre la pistola termica, molti penseranno di usare , in alternativa, il phon della moglie (l’ho fatto pure io ovviamente 😱) .
    No ❗Spendete circa 20 euro e comprate questo utensile
  • la spatola: per stendere la pellicola ed evitare la formazione delle tremende bolle d’aria occorre una spatola, di solito la trovate dove acquistate la pellicola. Io l’ho realizzata utilizzando una vecchia carta bancomat rivestita con un panno fine
  • un cutter: ben affilato per rifilare le parti in eccesso a fine lavoro.

PROCEDIMENTO

  • la prima cosa da fare ovviamente è pulire accuratamente la superficie da trattare, se sono presenti segni profondi vanno prima livellati con stucco o vetroresina
  • preparate un contenitore dotato di spruzzatore e riempitelo con acqua e un pò di sapone neutro, agitate e avrete così ottenuto una soluzione di acqua “saponata”
  • prendete la pellicola e tagliatela tenendo le misure un pò abbondanti, indicativamente 4-5 cm in più per lato. Per agevolarvi solitamente sul retro della pellicola la carta adesiva è dotata di righelli e quadretti. Tagliate un “pezzo” unico per coprire tutta la superficie, non fatevi influenzare dalla complessità che potrebbe indurvi a fare il wrapping con vari piccoli pezzi, verrebbe malissimo.
  • spruzzate la soluzione di acqua saponata su tutta la superficie da coprire, il sapone vi permetterà di far scivolare la pellicola che a breve poserete
  • ora siete pronti, staccate la parte adesiva e posizionatela sulla parte da coprire, la superficie resa scivolosa dal sapone vi permetterà , per qualche secondo, di spostare e centrare la pellicola
  • iniziate a stendere e “spatolare” la pellicola sempre con un movimento dal centro verso l’esterno, aiutandovi man mano con la pistola termica, attenzione a non esagerare con il calore altrimenti rischiate di bruciare e poi forare la pellicola.
  • le parti più difficili sono ovviamente le curve e gli spigoli. La pellicola funziona come una guaina termostringente, quindi va staccata-tirata-scaldata più volte affinchè si adatti alla forma del supporto, cercando di evitare tassativamente le “grinze” (che sono peggio delle bolle).

Probabilmente i vostri primi tentativi saranno un pò “grinzosi e bollosi“, ma non disperate, come potete vedere perseverando otterrete dei risultati più che soddisfacenti.😀

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