Itinerario 5: da da Castiadas a Olbia, la costa orientale
Dalle persiane filtra qualche raggio di sole, anche oggi è una bella giornata, purtroppo l’ultima del nostro tour in Sardegna 😈 .
Dopo la scorpacciata di ieri sera, anche la colazione preparata da Maria non poteva essere da meno: dolci fatti in casa, salumi, formaggi e fragole fresche appena raccolte.
All’agriturismo ➡ Minni Minni siamo stati benissimo, dopo i convenevoli alle 9 siamo pronti a partire, oggi ci aspetta l’itinerario più lungo, 270 Km per arrivare a Olbia in tempo per il traghetto.
A Castiadas facciamo rifornimento all’unico distributore, con foto di rito davanti alle suggestive ex carceri.
Per smaltire un pò di strada ci buttiamo sulla SS125 veloce, dopo una ventina di km, a Muravera, usciamo sulla vera SS125 orientale.
Anche qui il manto stradale è pressochè perfetto, senza forzare affrontiamo un susseguirsi di curve dolci e brevi rettilinei, a 90-100 Km/h ci divertiamo in sicurezza con un occhio anche al panorama che è sempre bellissimo.
Attraversiamo pochissimi paesi, addirittura fatichiamo a trovare un bar sino a Cardedu, dove ci fermiamo per una pausa caffè.
Proseguimo per Barisardo poi Tortolì dove inizia il territorio del Gennargentu, a Latzorai il navigatore ci indirizza su una strada diversa dall’itinerario previsto. Invece di proseguire sulla SS125, prendiamo la SP56 che dopo qualche chilometro comincia dolcemente a salire.
Non c’è andata male, questa strada anche se meno curvosa rispetto alla statale, ci piace e in una mezzoretta arriviamo a Urzulei, un comune tra le montagne del Supramonte.
Poco dopo ritorniamo sulla statale orientale, e qui viene il bello 😛 . Man mano che saliamo il paesaggio sembra quasi dolomitico ma all’altitudine degli appennini , infatti in breve arriviamo ai 1017 mt del passo Genna Silana dove ci fermiamo per una sosta.
Al bar del passo i simpatici ragazzi gestori ci lasciano depositare caschi e giubbotti per il tempo necessario ad una breve escursione. Di fianco alla casa cantoniera scendiamo a piedi in mezzo al bosco di lecci, fino alla fonte Esilai, 300 mt da fiatone 😀 , se non vi bastano proseguendo, potete arrivare fino alla famosa ➡ gola Gorropu il canyon più spettacolare d’Europa.
Giunti alla fonte troviamo un gruppo di guardie forestali in pausa pranzo con le quali facciamo un pò combriccola , peccato che il porceddu fosse già finito 😈 .
Per questo, tornati al bar, ci tocca rimediare con un panino e una Ichnusa, che altro ❗ .
Non ci resta che iniziare la discesa verso la costa, la SS 125 non delude e ci fa divertire con tante belle curve fino a Orosei passando per Dorgali. Oggi fa un gran caldo e il meglio dell’itinerario l’abbiamo già percorso, senza fretta a metà pomeriggio arriviamo a S. Teodoro, dove facciamo una sosta per rinfrescarci e per comprare dei dolci tipici sardi 🙂 .
Altro breve tratto e poi nuova deviazione verso Capo Coda Cavallo, davanti all’isola Tavolara. Nel punto panoramico incontriamo un simpatico personaggio che tra una foto e l’altra ci racconta anche alcuni aneddoti sui vip che sono passati in questa zona.
Con questi scatti si chiude ufficialmente questo (primo) tour in Sardegna.
L’arrivo a Olbia è ormai solo una formalità che espletiamo in tempo anche per la cena vicino al porto.
Ci è piaciuto? tantissimo e oltre ogni aspettativa, anche chi già conosceva l’isola, in questi ➡ 5 itinerari l’ha riscoperta grazie a una natura che regala panorami mozzafiato a ogni curva, strade da ritiro patente, colori e gusti unici e infine, per la splendida ospitalità sarda.
Davide M.