Un anno di VFR 1200

Era il 19 febbraio 2011, uno splendido e non troppo freddo sabato,  quanto Stefano Toni “Toninator” mi accompagnava a Modena presso la Motoline a ritirare il mio VFR 1200F.

Ma prima facciamo un passo indietro.

Quando il VFR 1200  fu presentato  all’EICMA 2009 ero molto interessato e curioso,  avendo avuto in passato il VFR 800 Vtec ho mantenendo un debole per il motore V4,ma  la nuova generazione della Road Sport non mi aveva “colpito” al cuore come immaginavo.
La nuova linea stilistica dettata dal designer spagnolo Teofilo Plaza, così diversa e personale, aveva bisogno di tempo per essere assimilata, in più le caratteristiche tecniche della moto, dal nuovo motore 1200, il cardano, il peso ulteriormente aumentato rispetto alla precedente 800,  la carena doppio strato e questa spiccata indole stradale e poco sportiva, mi aveva lasciato perplesso!

Nessun problema in quel periodo non era previsto nessun cambio moto  😛

A marzo 2010 capita che mi trovo da Claudio a Modena, ovvero alla Motoline, e casualmente c’è un VFR demo clienti pronto per essere provato 😆 , la giornata è uggiosa, asfaldo viscido ma la curiosità è tanta e io vado lo stesso.
La prima sensazione da ferma è “ammazza quanto pesa” ma la posizione in sella ti ricorda subito che è una VFR, la sella bassa e molto stretta mi permette di toccare a terra bene con entrambi i piedi nonostante i miei 172 cm, e questa è una bella sensazione di sicurezza sopratutto con quel “popò” di peso sotto al c….
Il mio giro è stato breve , fatto con molta attenzione per via dell’asfalto bagnato e su strade che non conosco, ho potuto apprezzare un motore bellissimo, una frenata eccellente e sopratutto la percezione del peso , in marcia, quasi sparisce, segnale di un incredibile equilibrio della moto. Al rientro fermo la moto, ne parlo con Claudio e solo allora ho detto “azz è vero .. ha il cardano”, questo per dirvi quanto è neutra la trasmissione del VFR!

Ma in quel periodo non era previsto nessun cambio moto  😛

Poi succede che “galeotto fu il Bug” 🙂 . Capita che a fine estate, anzi in ottobre in uno degli ultimi giri della stagione, mi incontro  con Marco (Bug detto The Grinch) per il solito giro al passo della Raticosa e lui mi fa “dai cambiamo moto” e così da Minerbio parto con la sua VFR1200 grigio  😀 (detta la grigia da non confondersi con la gricia)  😛

Facciamo i primi 20 km fino ad un distributore a Bologna, ci fermiamo e sono fortemente tentato a ridare la moto a Marco.
Il VuFeRo 1200 non curva, saranno le gomme? Non sò,  ma da buttare giù è legnosa, va condotta, accompagnata  e guidata stile moto fine anni ’90, anche se famigliare a accomodante come tutte le Honda, non è certo una moto “che fa tutto da sola“..anzi !! 😐
Poi penso “non posso prenderla persa così”, risalgo, ripartiamo e imbocchiamo la tangenziale di Bologna, attraversiamo la città fino a raccordarci con la SS65 della Futa.
Man mano che macino km, comincio a capirla e ad apprezzarla, ripeto è una moto che va condotta con un certo impegno, ma  lei ti asseconda regalandoti una grande precisione di guida, un motore dolcissimo, quasi diabetico, un pò ruvido in basso per poi diventare portentoso dopo i 6000 giri, per salire ancora verso l’infinito e oltre.  😯
Siamo arrivati al bar Raticosa, la festa è finita. E invece no, il Bug si butta fuori con “guidala anche al ritorno“… e io ” ma no dai non vorrei approffittare” OK….EVVAI !!!  😛 😛
Scendendo comincia una leggera pioggia (tanto per rompere gli zebedei), entro in modalità “salva la moto altrui e il tuo portafoglio” e ci vado con mooooolllllta cautela, anche perchè in discesa il peso di sente eccome e frenare qualche metro prima è cosa buona e giusta  😕
Siamo di nuovo a Minerbio, adesso la festa è finita per davvero, risalgo sulla mia Hornet e mi sembra di essere in bicicletta!!  😥 😥

Comincia a maturare l’idea di un cambio di moto 😛  

A dicembre si presenta una ghiotta offerta alla Franchini&Alpinoli di Modena su un VFR rosso (come piace a me) con trittico valigie,  ad un prezzo molto interessante.
Faccio 2 conti, poi li rifaccio, poi preparo il piano SalvaPortafoglio lo sottopongo  al Consiglio della Moglie, e che, strano ma vero … approva!! Evvai !!
E così un anno fa andavo a ritirare il mio VFR 1200 F 🙂 🙂
Il giorno del ritiro diventa quasi un evento, a sorpresa arriva da Alessandria il Pes :mrgreen:, poi arrivano Paola (che mi ha fatto la prima mitica foto), Don Vittorio e Giovanni, oltre al già citato Stefano Tony “Toninator“.

E da allora a oggi?

In questo anno non ho girato tantissimo, poco meno di 10.000 Km, complessivamente sono molto soddisfatto dell’acquisto , mi viene da dire che è la miglior Honda che ho mai avuto.
Confermo tutte le doti percepite in precedenza, aggiungendoci che in autostrada  va via dritta come un fuso ed è stabilissima, anche su in 2 con le valigie non fa una piega, manca un pò di  protezione aerodinamica, il cupolino è appena sufficiente, io ho montato anche la “palpebra” aggiuntiva (accessorio originale Honda), che migliora i flussi a scapito di un’estetica veramente orripilante ! 😡
Rimango in tema  accessori per parlarvi delle valigie originali; sono molto belle e pratiche, finalmente gli attacchi sono integrati nella moto e non ci sono i soliti antiestetici tubolari, questo non altera la linea della moto e in caso di necessità, anche per le piccole commissioni di tutti i giorni, in 10 secondi si monta la valigia e via!
Come al solito c’è un “però”: purtroppo la capienza delle laterali è veramente ridotto (29 Lt), e il bauletto posteriore è pari a quello di un SH! In compenso la piastra di fissaggio con le maniglie del passeggero integrate è semplicemente spettacolare.

Se pensate di acquistarla, gli altri accessori da avere assolutamente sono il cavalletto centrale e il parafango posteriore che protegge il mono.

Dinamica, consumi, peso, gomme, freni e difettucci vari….

Come ho scritto sopra, la moto del Bug era abbastanza legnosa, forse erano le gomme, la mia è uscita con le Bridgestone BT021, con le quali ci ho fatto 5800 Km di cui gli ultimi 2500 quasi sul sapone, ed è il primo caso che mi capita dove l’anteriore si consuma prima del posteriore. Per i primi 3000 km le BT021 si sono rivelate ottime ma non eccezionali, trovo le Bridgestone sempre poco comunicative, ora ho montato le Metzeler M5 (gomme più sportive) e la moto è molto più reattiva e ulteriormente precisa! Goduriosa! 😳
Consumi: argomento di cui si è parlato e scrittio tanto sui vari siti e forum, io con il mio stile di guida sui percorsi extraurbani e nel misto mi attesto su una media di 17 km/litro che tutto sommato non è male, nell’uso casa-lavoro e ambito urbano, invece siamo sui 14 km/litro. L’autonomia è di 230-240 km circa usando praticamente tutta la riserva.
Peso: altro argomento che ha fatto un gran parlare. Bhè i 260 Kg ci sono eccome,  inutile negarli,  si sentono molto nelle manovre da fermo (mi sembra quasi ovvio), quindi quando si parcheggia bisogna tener conto che poi si deve anche ripartire  :wink:.
La sella è molto stretta e bassa (81 cm) questo aiuta tantissimo nelle manovre anche chi, come me, è sui 170 cm di altezza (o di bassezza come dicono alcuni 😡 ), quindi si ha una notevole sensazione di sicurezza. Sempre rimanendo in tema di sella, il rivestimento è un pò troppo scivoloso, ed infatti per nella versione MY2012, è stato rivisto.
In marcia la sensazione cambia parecchio, il grande lavoro per centralizzare le masse si sente e si percepisce, tanto che l’impressione è di avere il peso della motocicletta proprio sotto al sedere (ma forse non è solo un’impressione)  😉 E’ ovvio che non è una sportiva pura quindi se pensate di fare i gesti che fareste con una Fireblade, scordatevelo, se poi siete in discesa , anche se la frenata è davvero eccezionale, è meglio non esagerare, l’inerzia si fa sentire eccome.
Freni: un solo aggettivo, spettacolari! ABS compreso!

Difettucci vari: probabilmente lo scalino di erogazione tra 3500-4000 giri  è la cosa più fastidiosa, anche se devo ammettere che sulla mia è non si sente molto, oppure mi sono talmente abituato che non lo percepisco quasi più. Inoltre avrebbe fatto comodo anche il controllo trazione, insomma tutte quelle cosine introdotte poi con l’aggiornamento 2012.
Per onesta intellettuale mi è d’obbligo dire che plastiche, verniciatura, assemblaggio sono al massimo dello stile Honda, quindi  top quality!

In Italia se ne contano poche, oramai le moto “tuttofare/all season” sono le GS, Multistrada e compagnia bella, in un certo senso questo ha trasformato il VFR 1200 in una moto che attira molta curiosità e ovunque vado non passo inosservato, a me non interessa, ma ci sono  motociclisti molto attenti all’immagine e non credo siano pochi  😛

Ok … basta scrivere, la primavera è alle porte, vado a montare la batteria !!!! 😛 😛 😛

D.

 

 

 

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