Sardegna in moto: da Sant’Antioco a Villasimius, la costa del Sud

Itinerario 4: da Sant’Antioco a Villasimius, la costa del sud

Se non fosse per la colazione ai limiti della sufficienza, il B&B il Melangolo di Sant’Antioco meriterebbe un voto più alto, tuttavia un bel 7 se lo prende agevolmente.

Anche oggi il meteo ci assiste alla grande, mentre gli altri vanno in ufficio :mrgreen:   noi alle 9.15 siamo già in strada, pronti ad affrontare l’itinerario di oggi, circa 200 km il più corto del nostro tour.
Ci  immettiamo sull’unica strada che gira tutto intorno all’isola, dalle mie informazioni non è tutta asfaltata, tuttavia il titolare del B&B ci assicura che i tratti sterrati sono pochissimi e agevoli. Andiamo verso Calassetta, l’altro piccolo centro abitato di Sant’Antioco, la strada è stretta e in continuo saliscendi a tratti vicinissima a spiaggette e insenature di una bellezza eterea.

Dopo aver attraversato un  guado secco, arriviamo proprio in uno di questi angoli di paradiso, la spiaggia Cala Sapore.

 

 

La sosta è d’obbligo, c’è anche un pescatore che ci mostra il pescato, ci prendiamo tutto il tempo che serve per gustarci questa  meravigliosa caletta che ci rimarrà impressa per i suoi colori e profumi.
Proseguiamo  fino a chiudere il cerchio a Sant’Antioco, tra una sosta e l’altra ci abbiamo messo quasi un’ora e mezza per fare 30 km  😛  .

Lasciamo l’isoletta per tornare sulla SS 195 Sulcitana in direzione costa del sud, siamo alla ricerca di una location che ci permetta di fare un pò di spiaggia, bagno e  ristoro 😉 ,  poi via verso  Villasimius, meta finale di oggi.

Dopo Sant’Anna Arresi, ci buttiamo su uno stradone dritto con l’indicazione Porto Pino. La piccola località turistica si stava lentamente risvegliando dal letargo invernale, troviamo tutto chiuso tranne un bar che ci fornisce qualche utile indicazione.
Ritorniamo sui nostri passi , di nuovo sulla SS 195 puntiamo verso Teulada. La strada ha poche curve ma diversi saliscendi, manco a dirlo siamo soli su un’asfalto da pista, una combinazione da ritiro patente, ma siamo bravini e ci limitiamo  :mrgreen: .
Ad un certo punto tra queste splendine colline di macchia mediterranea spunta un’incrocio: dritto verso il centro di Teulada oppure a destra sulla strada costiera SP71 .

Secondo voi ❓ Strada costiera ovviamente  😛 :mrgreen:

La SP71 è un’altra di quelle strade che, sinceramente, non riesco nemmeno più a descrivere se non con i soliti aggettivi: stupenda, asfalto perfetto, paesaggi mozzafiato, curve da ginocchio a terra  :mrgreen: . Dimenticavo, ovviamente nessuno in giro.
La costa sud ci regala paesaggi e colori ancora diversi da quelli visti sin’ora, così tra una sosta foto e l’altra arriviamo alla spiaggia di Tuaredda che soddisfa in pieno le nostre esigenze.

Parcheggiamo a pagamento (ma all’ombra  :mrgreen: ), via casco, giubbo e stivali e sotto con cappellino, costume e infradito 😛 .
Dopo pochi minuti siamo già nell’adiacente ampia spiaggia di fine sabbia bianca che si affaccia di fronte l’isolotto di Tuaredda,  si compone così uno scenario da catalogo agenzia viaggi ❗ .

Giusto il tempo di posare il telo mare che siamo già nelle splendide azzurre acque, fredde ma un pò meno rispetto a ieri. Dopo una breve passeggiata per asciugarci ritorniamo verso le moto, ma, prima di partire, consumiamo un panino e una rinfrescante Ichnusa 🙂 .

Nel primo pomeriggio ci rimettiamo in marcia verso Cagliari,  la SP71 rimane piacevole fino a Chia poi, ricongiungendosi alla SS 195 Sulcitana, diviene rettilinea e monotona per oltre 20 km fino alla zona industriale alle porte della città.

L’itinerario iniziale prevedeva una sosta nel capoluogo della Sardegna, tuttavia dopo un rapido consulto decidiamo di non entrare nel centro città, quindi proseguiamo per il lungomare. A parte il traffico, da segnalare la notevole quantità di autovelox, velobox e macchinette varie dislocate un pò ovunque, concentrate sopratutto sul lungomare Poetto.

Superato lo strazio della città, involontariamente finiamo sulla SS12var, una superstrada veloce che abbandoniamo appena possibile in favore della spettacolare SS17, un’altra delle strade più belle della Sardegna.

Tira un bel vento, io mi lascio inebriare dalla sinuosità del nastro d’asfalto, recupero le ultime energie e stacco il resto del gruppo così, velocemente 😉 , affronto i  35 km che ci separano da Villasimius.

Oramai siamo a metà pomeriggio, ricompattato il gruppo attraversiamo la nota località turistica con i qualche esercizio commerciale aperto per i primi turisti, imbocchiamo il lungo viale che porta sulla bianchissima spiaggia di Simius. Vento e sole oggi ci hanno “cotto” per bene, siamo in leggero anticipo e prima di arrivare all’agriturismo dove alloggeremo, ci beviamo un’altra Ichnusa  :mrgreen: .

Gli ultimi 20 Km sulla SP18 verso Castiadas provo a farli nei limiti ma non ci riesco (e non solo io 😉  , queste strade sono una tentazione continua  👿 , arriviamo così ➡  all’agriturismo Minni Minni nell’omonima foresta  😛  dove ci accolgono due simpaticissimi nonni, Mario e Maria, che ci fanno accomodare nelle loro confortevoli e curate camere.

Geppo è preoccupato che la cena non sia a base di specialità locali, Maria lo rassicura e infatti sulla tavola come antipasto troviamo pecorino sardo e pinzimonio a profusione, primo di malloreddus fatti in casa, per secondo un delizioso agnello e per finire dolci e vari ammazza caffè del sig. Mario. A farci compagnia tutti insieme a tavola anche una simpaticissima coppia di nonni piemontesi  :mrgreen: .

Con molta fatica ci alziamo ingrassati e mezzi sbronzi, due chiacchiere e una boccata d’aria poi ci dirigiamo a fare a gara di russamento  :mrgreen: .

Domani ultimo giorno, la ➡  costa orientale, stay with us  😛 .

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