Sardegna in moto: da Arbus a Muravera

Domenica, itinerario 2, da Montevecchio a Muravera

Non solo curve e tornanti :mrgreen:  ma anche qualche momento culturale.
Domenica mattina, secondo giorno del tour, abbiamo programmato una visita alla ➡  Miniera di Montevecchio una delle meglio conservate della Sardegna.

Dopo una genuina colazione salutiamo l’agriturismo ➡  Sa Tanca, che si merita una bella recensione positiva su Tripadvisor, appena il tempo di innestare 2 marce e siamo già davanti alla biglietteria della miniera, per la quale abbiamo prenotato la visita guidata per le 10.

 

La visita è configurabile a piacimento fino a 4 differenti percorsi, sbrigate le formalità riprendiamo le moto e accompagnati dalla guida ci rechiamo al primo sito, il pozzo di S. Antonio.
Iniziamo il percorso in un’area museale dove ci vengono spiegate le varie attività estrattive e le evoluzioni industriali nel corso degli anni, visitiamo anche  alloggi degli operai che testimoniano lo stile di vita dei primi del 900, tutto in ottime condizioni.
La seconda parte del percorso è denominata Piccalinna , una vasta area esterna intorno al pozzo di S. Giovanni , le sale argano e quelle compressori; una visita davvero molto bella e interessante che vi consiglio caldamente se vi trovate da queste parti.

Alloggi dei minatori

Cantiere Piccalinna

Pozzo S. Giovanni

Pozzo Sartori

 

Dopo circa due ore  riprendiamo le moto, la giornata è soleggiata , temperatura mite con la giusta dose di vento, ci dirigiamo verso Arbus e poi in direzione di Portixeddu dove speriamo di trovare un bar aperto sulla spiaggia per la sosta pranzo  :mrgreen: .
La SS 126 dopo Arbus la conosciamo dall’anno scorso, è un tratto di strada che non si dimentica facilmente; fino  all’incrocio di Fluminimaggiore sono 20 km di curve e dolci saliscendi da pennellare e raccordare che ci godiamo :mrgreen: con un passo decisamente allegro 😛  .
Dopo qualche chilometro si arriva alla spiaggia di S. Nicola,  siamo fortunati e cè già il primo chiringuito aperto, a differenza di ieri, oggi stiamo sul leggero e ordiniamo un panino con salsiccia sarda 😛 e ichnusa ovviamente  :mrgreen: .

Buggerru dall’alto

La destinazione odierna è un’agriturismo vicino a Muravera, per arrivarci ho preparato 2 itinerari di diversa lunghezza da decidere al momento.
Sole, spiaggia, clima mite e relax, si sta talmente bene che  ce la prendiamo comoda prima di ripartire, con un pizzico di nostalgia, in direzione Buggerru.
La strada  costeggia la spiaggia e in breve arriviamo nell’insenatura dove sorge questa località della costa verde, proseguiamo sulla SS 83 per affrontare un’altro tratto da ritiro patente  :mrgreen: .

 

il famoso Pan di Zucchero

Fino a Cala Domestica la strada è un misto di lunghi saliscendi alternati da curve veloci e da un paio di larghi tornanti, poi passando per Acquaresi fino a Nebida è un misto veloce da bava alla bocca  :mrgreen: .

La festa di curve finisce allo spiaggione di Fontanamare, qui optiamo per l’itinerario più breve quindi all’incrocio con la SS 126 Occidentale Sarda (dopo esserci incasinati con il navigatore) prendiamo verso Iglesias sulla statale veloce SS130.

 

A metà di questo caldo pomeriggio passiamo sopra a Cagliari,  poi a Quartu Sant’Elena lasciamo finalmente la SS 554 per la mitica SS125.

SS 125 vicino a Muravera

Percorsi 15 km circa, inizia il divertimento con curve e controcurve in leggera salita raccordate da brevissimi tratti rettilinei, in mezzo a un paesaggio boschivo e roccioso.
Qui mi impongo almeno un paio di soste per calmare i pruriti al polso destro  :mrgreen: e per fare delle foto a questo splendido paesaggio, sembra di essere in un canyon di rocce rosse, non a caso questo tratto di statale viene considerata da molti la strada più bella della Sardegna.

 

Porto Corallo

La festa di curve finisce poco prima di Muravera, visto che siamo in leggero anticipo, andiamo a farci un aperitivo a Porto Corallo, dove ci sorprende un’altra bellissima spiaggia.

A un paio di km c’è ➡  agriturismo Marungiu dove abbiamo prenotato e dove ci accolgono a Cannonau e pecorino sardo, ovviamente di produzione locale.
E’ solo l’antipasto di quella che sarà una cena meravigliosa con tipici, ma non banali, piatti della tradizione sarda.

Si sta bene anche fuori, così prima di andare a dormire nelle comode e piacevoli camere tiriamo tardi tra un bicchiere e l’altro.

Domani si va all’interno, stay with us 🙂

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