Il 21 marzo scorso irrompono sui social e sui siti specializzati le foto della nuova Honda NM4 Vultus.
D’istinto penso che si tratti di un esercizio di stile, di un prototipo futuristico, osservo le immagini frettolosamente, in modo distaccato tanto il mio cervello è già convinto del fatto che non è una moto in produzione, è finta! 😳
E invece…. mi capita di andare sul sito Honda Italia, sezione ➡ custom, ed è lì, addirittura la prima della lista ! 😯
Nooooo … ma allora la fanno veramente !! 😳 🙄
Mi apro immediatamente la cartella stampa, e alla seconda pagina Keita Mikura, Large Project Leader (LPL) della NM4 Vultus, dice: “Honda è il più grande Costruttore del mondo. Produciamo tutti i tipi di motociclette. Ed è fantastico a volte decidere di realizzare un certo tipo di moto semplicemente perché possiamo e perché vogliamo farlo, non perché ce lo impone il mercato.”
Chiaro no? In sintesi: se ci va di fare la moto di Akira, lo facciamo e basta, e se la volete ci scucite pure 11600 euro ! E se non la volete, non ce ne frega una beata m…..ia 😛 !
In pratica “The Power of….” tutto quello che ci va !
Ricordo che nel 2008 ➡ quando giravo con la DN01 suscitavo parecchio interesse, al bar, al distributore, al raduno, si formava il solito gruppetto di curiosi a chiedere “ma cos’è” … ecco appunto…cos’è? Una custom automatica, la moto di Batman con cambio automatico tipo Badalini, e non era nemmeno tanto male, se non fosse che pesava come un macigno e non andava una fava. 😛
Dopo 6 anni, dalla “gallina dalle uova d’oro” 😉 , ovvero dalla famiglia ➡ New Mid (NC 750 e Integra), esce questa Vultus, che in poche parole è un’Integra in versione custom, evidentemente la CTX700 che a mio avviso è già una custom turistica, non era sufficiente, dunque ecco questa stravagante NM4.
Dal punto di vista meccanico, questa moto aggiunge poco o nulla a quanto già conosciamo del validissimo e super apprezzato progetto NC su cui si basa, dunque un’ottimo telaio in acciaio e un fantastico bicilindrico da 55 CV, molto parco nei consumi, dotato del cambio DCT, perla della tecnologia Honda; sulla Vultus tutto si concentra sull’estetica, e c’è ben poco da dire, o piace subito oppure la si vorrebbe vedere sotto a una pressa. 😛
Io non sono così drastico come questi ultimi, più moderatamente rientro nel gruppo di coloro a cui non piace minimamente, sarà perchè non vado pazzo per i manga ❓ Boh ! 🙄
Eppure qualcosa di tecnicamente interessante c’è, ad esempio il sellino del passeggero si ribalta in avanti diventando così un comodo schienale, se siete un vero biker ci potete comodamente legare il sacco a pelo quando andate ai raduni 😉 , mentre nella carenatura anteriore sono ricavati 2 vani portaoggetti, quello di destra ha la capienza di 1 litro, quello di sinistra di ben 3 litri. ❗
Meno utile ma di sicuro effetto è il cruscotto da nave spaziale che cambia il colore della retroilluminazione, dai 5 colori di “base” si può variare sino a 25 tonalità diverse, a seconda del vostro umore di giornata. 🙄
Riguardo al colore, come se foste dei piccoli Bruce Wayne, si può a vere solo nera opaca! 😛
Appena ne vedo una in giro, vi aggiorno
D.