Fireblade 2012, rigor Montis?

honda-cbr1000rr-2012-foto-statiche_33Lo scorso settembre, in occasione della gara SBK di Imola, Honda ha presentato la nuova Fireblade, la M.Y 2012 è la versione del ventennale, infatti la prima mitica CBR 900 RR Fireblade fu presentata nel 1992; clikkando qui vi rimando ad un completissimo articolo sulla storia di questa moto.
Detto ciò i  miei 3/4 assidui lettori si staranno chiedendo: “Davide, che ci vuoi dire di questa moto?  non l’hai guidata,  se anche fosse, non vai in pista da una vita e in ogni caso non vai una cippa !!!” …. mmmm effettivamente ;-).

In realtà lo spunto per scrivere questo articolo mi è venuto proprio leggendo le prove dei media specializzati, a tal proposito ve ne segnalo 3: motoblog, moto.it e la mia preferita su red-live, dove ho notato che, diversamente da altri casi analoghi, la stragrande maggioranza dei commenti dei lettori sono stranamente positivi !!!.

Direte “che c’è di strano”?
C’è di strano che, in precedenti occasioni, quando Honda presentava un nuovo modello, che di fatto non è un nuovo modello ma un refresh/aggiornamento, il leitmotiv dei commenti era “solita minestra riscaldata, Honda non fa più le moto di una volta, si stava meglio quando si stava peggio… etc..etc…” 😉 anche se ad onor di cronaca, il classico commento “sembra la moto dei manga” c’è sempre ! 😛
In molti casi poi, valeva il detto che “chi disprezza .. compra” 😛
A questo ci aggiungiamo che la Fireblade parte svantaggiata, in quanto è stata  presentata nell’anno in cui Ducati ha lanciato quella cosa stratosferica e tecnologicamente arrapante che prende il nome di 1199 Panigale, che ha completamente catalizzato l’attenzione del mondo delle maxi sportive!

E allora? vuoi vedere che il “rigor Montis” è arrivato anche qui? 😛
Forse, in un certo senso, si!.
Il mondo delle maxisportive da 1000 e oltre cc si divide  in: le tre meravigliose italiane (Ducati, Aprilia, MV), le 4 giapponesi e le 2  crukke (BMW e KTM) anche se di  quest’ultima, in giro, non se ne vede una!.
Gli incredibili numeri di vendita di ormai 10 anni fa, quando la Fireblade 954 e la R1 facevano quasi 5000 immatricolazioni l’anno ciascuna, sono molto lontani, negli ultimi 4-5 anni il mercato delle sportive è colato a picco, seppur le maxi sono riuscite a ritagliarsi la loro nicchia di mercato, le supersport da 600cc sono precipitate in un coma profondo e probabilmente irreversibile.
E allora perchè investire  in questa nicchia, sopratutto in questo periodo di crisi internazionale?
Bhe le motivazioni potrebbero essere tante, tra le quali l’immagine tecnologica di ciascuna Casa che queste moto da  sempre rappresentano, poi c’è il fattore sportivo legato alle competizioni, leggasi SBK.
Sappiamo  benissimo che Honda, a tecnologia, non è seconda a nessuno, eppure difficilmente i Jap fanno “il passo più lungo della gamba“, anche in questo specifico caso avrebbero potuto sfruttare l’occasione del ventesimo anniversario della Fireblade per dar dimostrazione di cosa sono capaci, ed invece ai grandi effetti speciali, hanno preferito lavorare di fino migliorando, in tutti i settori  la già ottima CBR.

Quindi ?
Come vi dicevo quello che è cambiato rispetto al passato, sono i commenti degli utenti, forse un pò più maturi? forse più in sintonia con questi  tempi ? Forse si può pienamente apprezzare una moto come la Fireblade, che non sarà superquadra, ma fa quadrare meglio il portafoglio, e di sti tempi 5000 euro in meno tra la CBR e la Panigale, fanno passare in secondo piano  “i fari da manga“! 😉
Io credo, anzi ne sono quasi certo, che pure gli ingegneri giapponesi lo sanno, fa parte della loro filosofia essere un pò più conservativi,  affinare e migliorare quello che già va molto bene, e così con questi “chiari di luna“,  nuovi cerchi, nuova forcella Big Piston Fork, nuovo ammortizzatore Showa BFRC ed estetica rinnovata, il tutto  mantenendo il prezzo invariato,  eleggono la Fireblade del ventennale come la migliore di sempre. Dimenticavo che con i soliti 1000 euro in più c’è anche la versione con C-ABS, unico nel sul genere.
Manca del traction control ed una montagna di elettronica rispetto a Ducati, Aprilia e BMW, possiamo scommetterci che non vincerà mai il MasterBike 2012, ma rispecchia a pieno la filosofia originale del “Total control” voluta da Tadao Baba sin dal 1992, quindi una moto si da smanettoni, ma non da piloti su strada!

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5 comments

  1. A me piace tutto, tranne la linea, quella vecchia (già non bellissima) si distingueva dalla massa, questa secondo me è poco personale. Le colorazioni poi sono orrende.

  2. Quella bianca è molto bella, il nero si salva sempre, ma quella rossa è davvero molto discutibile!

  3. Per me la blade resta la più bella, mi piacque un casino fin dall’uscita a EICMA 07… e l’elettronica ha rotto le wallas, vogliamo le moto sincere di “una volta” 😉

  4. Ragno, l’elettronica serve e servirà servirà sempre più. Honda ha investito un casino sull’elettronica del cambio DCT per poi applicarla alla moto da 49 cv fino a quella da 170, mentre altri hanno investito sull’elettronica racing: sospe, mappe, frizione e chi ne ha più ne metta. Boh… filosofie agli antipodi

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